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Crypta Balbi - Museo Nazionale Romano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Indirizzo: Via delle Botteghe Oscure, 31, 00186 Roma RM, Italia.
Telefono: 066977671.
Specialità: Museo archeologico, Museo di storia.
Altri dati di interesse: Bagno accessibile in sedia a rotelle, Dispositivi di ascolto assistito, Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle, Tavoli accessibili in sedia a rotelle, Noleggio di sedie a rotelle, Toilette, Ristorante, Adatto alle famiglie, Adatto ai bambini.
Opinioni: Questa azienda ha 829 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.1/5.
📌 Posizione di Crypta Balbi - Museo Nazionale Romano
Il Crypta Balbi - Museo Nazionale Romano è un'importante istituzione culturale situata a Roma, in Via delle Botteghe Oscure, 31, 00186 Roma RM, Italia. Il museo è facilmente raggiungibile contattando il numero di telefono 066977671.
Il museo offre una vasta gamma di servizi per garantire un'esperienza di visita confortevole e accessibile a tutti, tra cui un bagno accessibile in sedia a rotelle, dispositivi di ascolto assistito, un ingresso accessibile in sedia a rotelle, un parcheggio accessibile in sedia a rotelle, tavoli accessibili in sedia a rotelle, il noleggio di sedie a rotelle, una toilette e un ristorante. Inoltre, il museo è adatto alle famiglie e ai bambini.
Le specialità del museo includono l'archeologia e la storia, offrendo una prospettiva unica sulla storia di Roma e del suo patrimonio culturale. Il museo ha ricevuto un totale di 829 recensioni su Google My Business, con una media delle opinioni di 4.1/5.
Alcune caratteristiche distintive del museo includono la sua architettura unica, la collezione di reperti archeologici e la sua posizione centrale a Roma. Il museo è altamente raccomandato per chiunque sia interessato all'archeologia, alla storia e alla cultura di Roma.
👍 Recensioni di Crypta Balbi - Museo Nazionale Romano
Alessandro Torelli
il Museo Crypta Balbi, il meno noto e visitato del circuito del Museo Nazionale Romano, nasconde unico del suo genere una area archeologica importante. nei sotterranei è possibile vivere l'evoluzione di un area di Roma che va dalla Roma dei Cesari a quella settecentesca.
La sua evoluzione storica inizia nel 13 a.C. con la costruzione del teatro finanziato da Balbo sotto l'imperatore Augusto. In seguito l'arena fu utilizzata come luogo di sepoltura, sorsero nell'area una Chiesa con convento, furono trovati resti di botteghe e taverne.
Nell'area mussale, al primo e secondo piano, troviamo testimonianze di queste costruzioni e della vita che vi si svolgeva.
da visitare assolutamente, preferibilmente sotto le sapienti indicazioni di una guida.
Stefano Manzo
Settembre 2024, il Museo Nazionale Romano – cripta balbi è ancora temporaneamente chiuso per i lavori legati al grande progetto “Urbs, dalla città alla campagna romana”, che punta a rendere accessibile l’intera area di competenza del Museo.
La particolarità di questo museo che lo rende unico è la sua genesi essendo nato da lunghe ricerche archeologiche compiute su un intero isolato di Roma.
Si compone:
• Dei sotterranei dove si trovano vari reperti che erano presenti nelle cantine dei palazzi in via delle Botteghe Oscure.
• Del piano terra dove è illustrato lo sviluppo del paesaggio urbano della zona.
• Al primo piano sono presenti reperti archeologici degli edifici e delle botteghe che dal 80 d.C. (dopo l’incendio che distrusse tutto) furono utilizzati fino al VII secolo d.C.
• Al secondo piano sono mostrati i reperti archeologici del periodo successivo che arriva fino al medioevo.
Quindi nel complesso diventa una visita molto interessante, per vedere come una zona nel corso dei secoli, dal periodo di Costantino (tarda antichità IV-V sec. d.C.) fino al Medioevo, muta radicalmente d’aspetto e di destinazione d’uso, dove convivono integrandosi e passandosi il testimone temporale oggetti e testimonianze.
Con i lavori, che attualmente sono in corso, si aggiungeranno altre sezioni che esploreranno altri periodi fino ad arrivare al periodo moderno, quasi contemporaneo, da Ignazio di Loyola fino ad Aldo Moro.
NOTA per il Museo Nazionale Romano:
A differenza di quanto suggerisce il nome è un insieme di musei, per la precisione quattro ubicati in posti diversi, ognuno con un propria peculiarità.
L'inizio è stato nel 1889, nel chiostro di ideato da Michelangelo inserito nelle Terme di Diocleziano, che ancora oggi è la sede principale, poi nel corso degli anni, si è andato sempre più arricchendosi di opere d’arte.
Ecco le varie articolazione del complesso museale:
Terme Di Diocleziano
Cripta Balbi
Palazzo Massimo
Palazzo Altemps
Roberto Cecchini
Un museo che ti spiega benissimo quello che non vedi. Le pannellature sono tra le migliori viste, complete ed esplicative... peccato che sfugga l'utilità di sapere cosa ci fosse senza vederne traccia. Già perché la scelta è quella di ridurre l'area espositiva (come nelle altre sedi del MNR) e inibire l'accesso ad alcuni scavi archeologici. Ci sono tornato a distanza di tempo e con maggior cognizione e confermo l'ottima impressione per il complesso ma.... sta per chiudere!!!! Esatto. Dopo aver fatto abbonamento scopro che a inizio gennaio chiuderà forse per tre anni o più. La comunicazione resta sempre il loro tallone di Achille. Considerato che la cripta in realtà non è come si pensa una sepoltura ma una discarica (avete capito bene, un ex immondezzaio) la ricchezza del museo è la stratificazione dei rifiuti, dall'epoca romana in poi ed è su questo aspetto che dovrete fondare la vidita. Il secondo piano espone alcuni affreschi dei sotterranei della chiesa di Santa Maria in lata ed è la parte più interessante. Il sotterraneo è interessantissimo e molto suggestivo ma le indicazioni qui., ahimè, scarseggiano. Inaccessibile l'area del portico, se ci si affaccia si vede al centro un cantiere perenne. Spero che questa chiusura che priverà i visitatori per molto tempo di importanti tesori corrisponda a un investimento in risorse che colmino queste scelte che penalizzano un sito che invece meriterebbe molto di più (che poi di che restauro si tratta... È una struttura in perfette condizioni e ben allestita e illuminata, molto fruibile se aperta). Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni che ho fatto su Roma e le sue meraviglie e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi
ANNA SELBMANN
Un sito assai interessante e ricco di numerosi reperti e spiegazioni, a esclusione della zona dei sotterranei dove, poiché si scende senza accompagnatore, sarebbe utile che ci fosse un maggior numero di cartelli esplicativi. La pecca grave è stata quella di sentire come sottofondo durante parte della visita le urla al primo piano di alcuni dipendenti che litigavano fra loro. Come sempre succede in questi casi mi sono sentita in forte imbarazzo, ancor di più per la presenza di alcuni turisti stranieri.
Cesare Roncacci
La sede museale fa parte di un vasto complesso di edifici (le chiese di Santa Caterina dei Funari e San Stanislao dei Polacchi, circa 7.000 m² con un patrimonio edilizio di circa 40.000 metri cubi) acquisito dallo Stato nel 1981 e che sorge, a sua volta, sul cortile porticato annesso al teatro di Balbo, fatto costruire da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C.,[2] la Crypta Balbi, appunto.
Il complesso è costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani, che nei secoli ha visto diversi usi e insediamenti:
in età romana l'urbanizzazione era costituita dalla Crypta Balbi, dalle case retrostanti e dal lato meridionale della Porticus Minucia, i cui resti sono visibili dall'altra parte di via delle Botteghe Oscure.
in età altomedioevale nel sito si insediò la chiesa-convento di Santa Maria Domine Rose, con il suo orto e gli annessi.
all'età medioevale risalgono le case di via dei Delfini.
in età rinascimentale vi si installò un convento di Santa Caterina con annesso Conservatorio (cioè orfanotrofio).
al Settecento risale la vicina chiesa ancora esistente di san Stanislao e l'annesso ospizio dei Polacchi.
La specificità della Crypta Balbi, nel contesto del Museo nazionale romano, è di essere un museo di archeologia urbana, che ricerca e documenta l'evoluzione di quello spazio, dei suoi insediamenti e delle sue destinazioni d'uso lungo i secoli.
Particolare attenzione viene dedicata ai ritrovamenti che documentano attività artigianali (materiali, attrezzi, produzioni) svolte nel luogo in età postclassica e altomedioevale, mettendo in rilievo la continuità del lavoro ed anche la qualità dei prodotti, in secoli generalmente considerati "oscuri", tra il VII e il X.
L'esposizione, finalizzata a mostrare l'evoluzione nel tempo delle attività e degli insediamenti, presenta ritrovamenti avvenuti in loco, ma anche reperti provenienti da altri siti, ed è molto curata e ben documentata, anche dal punto di vista didattico, descrivendo ampiamente non solo i reperti in mostra, ma anche i contesti storici ai quali essi fanno riferimento.
Romualdo Cordelli
Molto interessante. Sita in quella che oggi si chiama via delle Botteghe Oscure, è una delle sedi del Museo Nazionale Romano. È un complesso che comprende l'antico Teatro di Balbo ed è a confine con l'area sacra di Largo Argentina. L'allestimento moderno è perfetto e da una idea della stratigrafia di Roma in oltre 2000 anni di storia. Una parte degli scavi arriva al limite di quello che era il Porticus Minuciae, dove nell'antica Roma si distribuiva il grano alla popolazione.
Purtroppo ci sono spesso lavori e restauri e non tutta l'area è visitabile.
Fotocomputergrafica FotoVR
La Crypta Balbi è un complesso collegato all'antico teatro di Balbo a Roma. Oggi è una delle sedi del Museo Nazionale Romano.
Nel 2013 il circuito museale del Museo nazionale romano è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato, con 247.795 visitatori e un introito lordo totale di 909.016,50 Euro.La sede museale fa parte di un vasto complesso di edifici (le chiese di Santa Caterina dei Funari e San Stanislao dei Polacchi, circa 7.000 m² con un patrimonio edilizio di circa 40.000 metri cubi) acquisito dallo Stato nel 1981 e che sorge, a sua volta, sul cortile porticato annesso al teatro di Balbo, fatto costruire da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C.,[2] la Crypta Balbi, appunto.
Il complesso è costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani, che nei secoli ha visto diversi usi e insediamenti:
in età romana l'urbanizzazione era costituita dalla Crypta Balbi, dalle case retrostanti e dal lato meridionale della Porticus Minucia, i cui resti sono visibili dall'altra parte di via delle Botteghe Oscure.
in età altomedioevale nel sito si insediò la chiesa-convento di Santa Maria Domine Rose, con il suo orto e gli annessi.
all'età medioevale risalgono le case di via dei Delfini.
in età rinascimentale vi si installò un convento di Santa Caterina con annesso Conservatorio (cioè orfanotrofio).
al Settecento risale la vicina chiesa ancora esistente di san Stanislao e l'annesso ospizio dei Polacchi.
La specificità della Crypta Balbi, nel contesto del Museo nazionale romano, è di essere un museo di archeologia urbana, che ricerca e documenta l'evoluzione di quello spazio, dei suoi insediamenti e delle sue destinazioni d'uso lungo i secoli.
Particolare attenzione viene dedicata ai ritrovamenti che documentano attività artigianali (materiali, attrezzi, produzioni) svolte nel luogo in età postclassica e altomedioevale, mettendo in rilievo la continuità del lavoro ed anche la qualità dei prodotti, in secoli generalmente considerati "oscuri", tra il VII e il X.
L'esposizione, finalizzata a mostrare l'evoluzione nel tempo delle attività e degli insediamenti, presenta ritrovamenti avvenuti in loco, ma anche reperti provenienti da altri siti, ed è molto curata e ben documentata, anche dal punto di vista didattico, descrivendo ampiamente non solo i reperti in mostra, ma anche i contesti storici ai quali essi fanno riferimento.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gustavo Baccarini
Varcando la porta d'entrata della Crypta Balbi, ho avuto subito la forte sensazione di entrare in uno di quei straordinari viaggi nel tempo, che solo una città ricca di storia come Roma, riserva ai suoi visitatori. Qui si passa dalle gesta di Lucio Cornelio Balbo. che la fece costruire, passando per tutti i rifacimenti e gli insediamenti medievali e settecenteschi; a testimonianza della molteplice stratificazione di stili di vita e architettonici, delle alterne vicende politiche ma anche sociali e, addirittura, private succedutesi nei secoli. Un allestimento moderno, e allo stesso tempo molto rispettoso del materiale musivo, ci permette di fruire a pieno delle informazioni e delle.suggestioni qui presenti in numero assolutamente cospicuo.
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